Avevamo parlato tante volte con gli amici della coop Cadore di organizzare un viaggio in Sardegna per incontrare persone e luoghi speciali della rete Mat.
La Sardegna per Le Mat è importante, fin dall’inizio del suo percorso di sviluppo si sono creati rapporti e legami forti con imprenditori e imprenditrici sociali che, in contesti non facili, hanno messo in piedi esperienze speciali, coraggiose, reagendo a processi di desertificazione economica e sociale o di finto sviluppo , con idee e attività diverse per creare sviluppo e legami nel territorio. Villaggio Carovana, coop San Lorenzo, Andalas de Amistade sono stati tra i primi soci che hanno aderito a Le Mat. Ci piaceva l’idea di andare oltre il confronto a distanza e creare un incontro diretto tra storie e imprenditori sociali di due territori il Cadore e l’Iglesiente, geograficamente diversi, in realtà simili per il tipo di processi economici e sociali vissuti dentro e per i problemi da affrontare.
Prima tappa Cagliari
Claudio e Luca della coop Cadore sono là da due giorni quando io e Renate arriviamo. Un amico di Luca non solo ha trovato per tutti un b&b dove alloggiare ma ha organizzato un incontro serale per parlare di Le Mat al Bar Florio, un locale situato nel cuore della zona Villanova di Cagliari. Un quartiere fino a qualche anno fà degradato sotto tutti i punti di vista e oggi in piena rinascita . In tutta l’area pedonalizzata si sono aperti molti b&b di persone del quartiere. Io e Renate siamo ospitate dal b&b INAS di Nella Medinas, che dopo avere perso il lavoro in un ambulatorio di analisi , ha pensato di rimettere a posto la casa dove viveva con la madre e cercare una fonte di reddito.
Con lei parliamo a lungo di come può crescere la sua attività, di come organizzarsi per cercare viaggiatori facendo rete con altri operatori della zona. Renate fa una miniconsulenza a volo su come fare un budget di previsione.
Alle otto di sera andiamo al Bar Florio dove ci aspetta Andrea, il creatore e proprietario di questo luogo divenuto grazie a lui un riferimento di tanti giovani e meno giovani della zona.
Alle nove di sera , grazie al suo tam tam attraverso i social, il bar è pieno e con l’aiuto di un giornalista dell’Unione Sarda cominciamo a raccontare .
Claudio racconta del Cadore, che molti dei presenti non sanno neppure collocare geograficamente, della sua storia di territorio svuotato di persone, di lavoro , di storie produttive a causa dei processi di delocalizzazione, del lungo impegno che da anni fa la cooperativa per attivare nuovi processi di sviluppo economico e sociale, per organizzare una accoglienza turistica diversa da quella tradizionale, del lavoro con i rifugiati, dei risultati e delle fatiche di lavorare in rete, delle difficoltà di trovare nelle istituzioni partner veri nel tempo per progetti duraturi di sviluppo . Renate e io raccontiamo di Le Mat di cosa fa e cosa vuole essere. Dei risultati ma anche delle fragilità . La discussione e il confronto con le persone raccolte nel locale prende subito il via. Molti i racconti delle iniziative culturali e imprenditoriali in corso nel quartiere : la creazione di b&b utilizzando le proprie case, i progetti Musica dai balconi che da due anni riempie e anima il quartiere, le feste in piazza. Molta la voglia di scambiare anche i problemi, di capire come passare dalle singole iniziative ad una rete che organizza l’accoglienza diffusa dei turisti. Emerge una generazione di giovani, donne, appassionati e motivati a fare della creazione di attività una occasione non solo di reddito ma un elemento di rigenerazione sociale della propria città. Durante l’incontro una sorpresa: arrivano anche i nostri amici di Villaggio Carovana, il calore umano aumenta.
Questo è anche Le Mat, relazioni che non finiscono mai!! Rimaniamo fino a tardi a chiacchierare nella piazza San Domenico, con Andrea e la sua compagna, a scambiare consigli e suggerimenti su come passare a una accoglienza turistica diffusa, con momenti comuni di promozione e organizzazione in rete. Un’altra amicizia creata, un altro punto della rete Le Mat.