Una passeggiata per il borgo S. Antonio assieme agli amici del progetto Ahead ci fa conoscere luoghi e storie sconosciute agli estranei al borgo.
Il luogo prende nome da una delle porte murali di Perugia, (facente parte nel 1373 della fortezza del Monmaggiore, poi distrutta nel 1376 dai perugini) e si sviluppa per tutto Corso Bersaglieri, fino a porta Pesa (o porta Tei).
La strada prende nome dall’ingresso dei bersaglieri che entrando da porta S.Antonio liberarono Perugia dal dominio papalino, in data 14 settembre 1860.
Il borgo fa parte del quartiere di “Porta Sole” uno dei cinque quartieri in cui è divisa la città, aveva un po’ perso la propria identità, ma recentemente nel 2012 è stata costituita l’associazione “RIVIVI IL BORGO” che ha lo scopo di valorizzare la memoria storica del sito e di far socializzare tra loro gli abitanti.
Ad accoglierci e a farci da guida si presenta un simpatico signore ( Carlo Valiani) pieno di capelli da far invidia, che ci introduce in due luoghi sacri dedicati a S.Antonio abate (un santo eremita egiziano nato nel 251 e morto a 105 anni) protettore degli animali.
Il primo luogo è una chiesetta dove il santo è rappresentato da bambino. L’interno è restaurato grazie all’operosità del volontariato degli abitanti del borgo, ci sono affreschi, quadri e l’atmosfera è mistica e confortevole. Sulla strada si trovano due targhe marmoree, una dedicata all’entrata in città dei bersaglieri e l’altra riguarda il lascito di una eredità di una madre, a favore dell’università , in ricordo del figlio Francesco Rebucci
Il secondo luogo visitato è una chiesa vera e propria, lasciata al degrado negli anni passati, dopo che nel 1980 l’ultimo parroco se ne è andato. Anche questo luogo con l’operosità degli abitanti del borgo è stato recuperato e reso agibile.
La chiesa non è più parrocchia, ma è ancora consacrata e a volte vi viene celebrata la messa. L’altare può essere rimosso e far spazio per allestire concerti o opere teatrali. L’interno ha la parete di testa decorata dal nostro pittore futurista Gerardo Dottori dove due angeli emergenti da un paesaggio umbro adorano un cristo in croce ligneo.
Sotto il cristo è posizionata una statua lignea del santo, risalente alla fine del 1300. E’ stata restaurata e si presenta in buone condizioni. Sopra il portale fa sua mostra un organo monumentale del 1600, impreziosito da una raffigurazione religiosa in tondo religiosa, copia di quadro di Raffaello. Nella chiesa sono presenti moti strumenti musicali, come pianoforti, forti piano, un clavicembalo, altri due organi, timpani e altro.
Rientrando al museo del POST, fuori porta ci siamo fermati per fare una foto al monumento del bersagliere, ma il bersagliere non c’e più, è rimasto solo il piedistallo, la statua è stata rubata qualche giorno fa. Il monumento era stato voluto e finanziato dagli abitanti del borgo in ricordo delle gesta del 1860.
GRAZIANO GALLETTI
26 aprile 2015